Newsletter 8 – 2014
Nuova certificazione UNI CEI 11352:2014
Da aprile 2014 Polo Tecnologico per l’Energia Srl ha ottenuto la nuova certificazione di qualità.
Si tratta della certificazione UNI CEI 11352:2014 per le attività di “Erogazione di servizi energetici integrati volti al miglioramento dell’efficienza energetica presso i propri clienti mediante installazione di sistemi di monitoraggio e misura del consumo energetico”. Possedere questa certificazione significa garantire:
• capacità amministrative, legali e contrattuali per definire i contratti EPC con il cliente e i contratti con i fornitori;
• capacità di formazione e aggiornamento del proprio personale e del cliente;
• capacità di realizzare diagnosi energetiche, studi di fattibilità, monitoraggi e progettazione degli interventi (a tutti i livelli);
• capacità di gestire i processi autorizzativi;
• competenze economiche e finanziarie (analisi dei costi di investimento e dei flussi di cassa, conoscenza dei mercati);
• capacità finanziaria, sia in proprio che tramite istituti finanziari;
• capacità di valutazione dei rischi.
Il nostro obiettivo è quello di migliorare costantemente il livello di trasparenza, sicurezza ed efficienza per offrire servizi di qualità e soddisfare maggiormente chi si affida a noi.
Questa certificazione sta diventando sempre più importante e fondamentale per tutti gli operatori accreditati nel mercato dei Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi). Il DM 28/12/2012, introduce l’obbligo di tale certificazione. Da luglio 2016 solo le imprese certificate potranno scambiare i TEE, inoltre, sempre più Enti pubblici richiedono il possesso della certificazione nei bandi di gara per l’affidamento di servizi energetici. In futuro, sulla base della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica (in vigore dal 4/12/2012), saranno predisposti elenchi pubblici dei fornitori di servizi energetici certificati UNI CEI 11352:2014.
Per conoscere tutte le nostre certificazioni visita la pagina dedicata.
Nuovi ingranaggi per il motore impresa
L’efficienza energetica è sicuramente uno dei fattori da considerare per rilanciare le imprese e costruire un futuro sostenibile.
Per la newsletter conclusiva dell’anno 2014, abbiamo voluto puntare su una tematica che viene spesso data per scontata o la cui conoscenza è frammentaria: l’efficienza energetica. E’ un argomento importante e uno degli strumenti necessari per mantenere competitive le aziende e arrestare il cambiamento climatico.
Sono molti i dati registrati che dimostrano, senza ombra di dubbio, che il clima terrestre sta subendo dei cambiamenti innaturali la cui causa va quindi ricercata nelle attività antropiche. Che il clima del nostro Pianeta abbia subito notevoli modifiche nel corso dei suoi 4,5 miliardi di anni di vita, non è certo una novità: ha visto il susseguirsi di glaciazioni e periodi interglaciali, con temperature in calo ed in ascesa. Tuttavia, come riportato nel 5° Report sui cambiamenti climatici dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC, “molti dei cambiamenti osservati sono senza precedenti nei precedenti decenni e millenni”: nel periodo che va dal 1880 al 2012 la temperatura media della superficie terreste e degli oceani ha subito un innalzamento medio di 0,85 °C.
Ogni anno da ormai qualche decennio, viene calcolato l’Earth Overshoot Day, la giornata che segna il momento in cui l’umanità esaurisce il suo budget ecologico per quell’anno: in altre parole, dall’Overshoot Day in poi, viviamo oltre le nostre possibilità. Tristemente, questa data arriva sempre prima ogni anno: nel 1987, l’umanità ha esaurito il budget il 19 dicembre, ma nel 2014 questo è accaduto già il 19 agosto.
Se il trend di consumi energetici rimarrà quello attualmente delineato, le emissioni di CO2, calcolate dal 2008 al 2035, registreranno un aumento del 45% circa, di pari passo rispetto alla domanda mondiale di energia. La strada da percorrere potrebbe essere quella di tagliare le emissioni di CO2, attraverso l’impiego di fonti rinnovabili. L’Agenzia Internazionale per l’Ambiente ha calcolato che, in questo modo, nel 2020 si potrebbero tagliare del 72% le emissioni di CO2.
Eppure è stato dimostrato che il solo impiego di risorse rinnovabili non sarebbe conveniente quanto lo è invece la combinazione di efficienza energetica e fonti rinnovabili: una gestione ottimale della produzione di energia, un consumo accorto ed efficiente, la smart grid, sono tutti elementi in grado di dare il risparmio massimo sia per il portafoglio che per l’ambiente. Un esempio per evitare inutili spese e gestire in modo attento e continuo di consumi e i contratti di fornitura, viene offerto dal nostro servizio SAFE. Porre attenzione ai consumi energetici non è comunque sufficiente per risparmiare; per comprendere al meglio quali sono gli altri due fattori che concorrono all’ottenimento del migliore risultato possibile, si può riportare il “paradosso del Colosseo”. Nella fase di acquisto di un immobile o di un elettrodomestico è sempre più rilevante l’aspetto relativo alla classe energetica. Quest’ultima combina consumi ed efficienza energetica: il Colosseo ha consumi pressoché nulli, quindi questo porterebbe a propendere per una classificazione pari o superiore alla classe A. Se però provassimo a riscaldare il Colosseo, la dispersione del calore sarebbe massima, non esistendo né infissi, né coperture, né alcun sistema di isolazione. E’ chiaro quindi che i modelli di comportamento adottati e la produzione dell’energia sono aspetti inscindibili per un risultato ottimale.
Molta strada va fatta ad esempio in termini di trasporto dell’energia: mediamente oltre un terzo dell’energia primaria viene dissipata dal sistema elettrico; questo dimostra quanto sia necessario puntare sull’efficienza energetica. Riguardo gli incentivi, di recente è stato fatto molto: si parla di detrazioni fiscali, fondi europei, incentivi nazionali (conto energia termico) e di titoli di efficienza energetica (TEE), altresì chiamati Certificati Bianchi. Per far fronte alla crisi economica, è sempre più importante proporre alle aziende trentine un pacchetto di servizi che sia quanto più completo possibile, attraverso un sistema di gestione integrata dell’energia. Attenzione e competenza nei settori del mercato dell’energia, progettazione tecnica ed efficienza energetica, sono ingranaggi essenziali per poter rimettere in moto il motore impresa. In questo modo, sarà possibile dare, a partire dall’anno che sta per arrivare, un nuovo impulso economico, che crei finalmente uno sviluppo
(eco)sostenibile e redditizio, con un futuro stabile e in crescita per gli anni avvenire.
Certificati Bianchi – incentivi da sfruttare
In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza su un argomento tanto attuale ed importante, quello dei TEE.
I Titoli di Efficienza Energetica (TEE), denominati anche Certificati Bianchi, certificano i risparmi negli usi finali dell’energia elettrica, del calore e, in generale, dei combustibili e carburanti di origine fossile, ottenuti attraverso interventi di incremento dell’efficienza energetica che prevedano l’adozione di tecnologie all’avanguardia.
Di fatto i TEE sono un incentivo in grado di migliorare la fattibilità economica degli interventi di efficienza energetica realizzati da chiunque (pubblico e privato) sul territorio italiano, in qualsiasi ambito (residenziale, terziario, produttivo, ecc.).
Il meccanismo dei TEE è stato introdotto in Italia dai D.M. 20/7/04 per l’energia elettrica e il gas (entrati in vigore nel gennaio 2005) e negli anni ha subito diverse modifiche: l’ultimo decreto che oggi ne detta le regole è il D.M. 28/12/12.
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), a partire dal 3 febbraio 2013, è l’ente preposto alla gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati al meccanismo dei TEE: in pratica è l’ente che valuta le pratiche di richiesta dei TEE (coadiuvato da RSE ed ENEA) e ne approva l’erogazione. Secondo attore istituzionale è il Gestore dei Mercati Energetici (GME), che regola e gestisce la piattaforma per le transazioni (vendite/acquisti) dei TEE.
Il meccanismo è retto dal fatto che i distributori di energia elettrica e di gas naturale, che servono più di 50.000 clienti, sono obbligati a conseguire annualmente determinati obiettivi di risparmio di energia primaria. Per raggiungere gli obiettivi imposti, i distributori possono realizzare direttamente interventi di efficienza energetica o, in alternativa, acquistare i TEE derivanti da interventi fatti da altri soggetti (sia soggetti obbligati che hanno conseguito risparmi superiori ai loro obblighi, sia soggetti volontari).
Di fatto la maggior parte dei TEE erogati annualmente è ottenuta dai soggetti volontari, che hanno la possibilità di operare ed intervenire in settori molto energivori.
Per dare un’idea delle dimensioni del mercato, si ricorda che nel 2014 i distributori obbligati devono conseguire in totale 6,75 milioni di TEE (valore che incrementa negli anni): se si considera che un TEE è venduto ad un prezzo medio di poco superiore ai 100 €, il valore economico annuo del mercato dei TEE si aggira attorno ai 700 milioni di Euro.
I TEE sono calcolati in funzione dei risparmi addizionali di energia primaria che si ottengono rispetto ai consumi “medi di mercato” dell’impianto/processo efficientato e in funzione della vita tecnica dell’intervento. Per alcuni dei possibili interventi realizzabili sono presenti delle schede standard o analitiche che definiscono le modalità di calcolo dei TEE ottenibili. Per la maggior parte degli altri interventi non schedulati si deve procedere alla rendicontazione con un progetto ad hoc (a consuntivo). I TEE sono riconosciuti per 5 anni consecutivi (in alcuni casi 8 anni e nel caso della cogenerazione 10 anni).
Il sistema prevede il superamento di predefinite soglie minime di risparmio per ottenere i TEE ed include forme di cumulabilità degli interventi per raggiungere le soglie medesime.
Un intervento che produce 100 TEE all’anno (» 10.000 € all’anno per cinque anni) si può rendicontare risparmiando circa 200 MWh di energia elettrica o 45.000 Sm3 di gas naturale.
La società Polo Tecnologico per l’Energia è attiva nel mercato dei TEE fin dall’inizio del meccanismo, gestendo per conto dei propri clienti la richiesta dei Titoli e la loro vendita. Ad oggi Polo Tecnologico per l’Energia ha ottenuto più di 40.000 TEE e da quest’anno è certificata UNI CEI 11352:2014. Questa certificazione, per il momento volontaria, diventerà presto obbligatoria per operare nel mercato.
LED – Le lampade del ventunesimo secolo
Non si tratta “solo” di un effettivo risparmio energetico ed economico, la tecnologia LED offre una sensibile riduzione delle emissioni di CO2 equivalente e sembra essere la giusta via per un’illuminazione migliore e più sostenibile.
L’invenzione dei LED, Light Emitting Diode (diodo ad emissione luminosa), risale al 1962, ma è solo agli inizi degli anni ’90 che gli scienziati Akasaki, Amano e Nakamura sono riusciti a mettere a punto i LED blu. Dalla combinazione dei LED blu con quelli rossi e verdi, si riesce ad ottenere la luce bianca e brillante che si sta diffondendo sempre più nelle nostre vite attraverso, ad esempio, gli
smartphone, i televisori e l’illuminazione pubblica. Nel 2014, la Swedish Academy of Science ha de-ciso di conferire il Nobel per la fisica ai sopra citati inventori proprio per la loro innovazione sui LED: infatti, i vantaggi dei LED rispetto alle lampa-dine del secolo scorso sono molte-plici. Il rapporto tra il flusso luminoso
emesso dal dispositivo e la potenza impiegata per ottenere tale flusso corrisponde all’efficienza energetica di un apparecchio e si misura dal rapporto lumen/watt: questo dato consente quindi di valutare il risparmio di energia di una lampadina rispetto ad un’altra a parità di luminosità emessa. Esaminando dei valori medi tipici, per le tradizionali lampade ad incandescenza questa corrisponde a 10-15 lumen/watt contro i 40-100 lumen/watt di un dispositivo LED.
I LED, infatti, emettono luce “fredda”, non in senso cromatico, ma in termini di calore emesso, il che significa che l’energia impiegata si converte quasi interamente in luce utile. Le lampade a incandescenza trasformano solo il 5% dell’energia spesa in luce, il restante 95 % è calore. I vantaggi dei LED non sono finiti: uno dei punti forti di questo dispositivo è sicuramente la durata di vita stimata, che va dalle 25.000 alle 50.000 ore (poco più di 5 anni e mezzo) contro le 1.000-1.500 di una lampada ad incandescenza: questo comporta vantaggi nel lungo periodo anche in termini di costi di manutenzione. Un altro fattore importante per la valutazione di un dispositivo è il suo LCA – Life Cycle Assessment, che tiene conto della vita di un prodotto “dalla culla alla tomba”, ovvero dell’impatto delle materie prime utilizzate per lo specifico prodotto, della sua manifattura, del suo trasporto, del suo utilizzo e infine, quello del suo smaltimento. In termini di Potenziale di Riscaldamento Globale,la lampada incandescente è sicuramente la più impattante con 1.030 kg di CO2 equivalente emessi contro i 122 kg di un dispositivo LED, relativi a 20 Mlumen / ora.
In sintesi, rispetto ai prodotti tradizionali vale a dire le lampade a filamento incandescente, a ciclo di alogeni, fluorescenti e a scarica – si riduce sensibilmente la quantità di materiali, le risorse e l’energia impiegati nella fabbricazione del prodotto. A parità di flusso luminoso reso, la differenza negli ingombri e nei pesi rispetto alle lampade tradizionali è sempre rilevante. Questo drastico ridimensionamento dell’artefatto industriale agevola e semplifica l’approvvigionamento delle materie prime, il ciclo della fabbricazione (completamente automatizzato, senza alcun intervento manuale), la movimentazione, l’imballaggio, il trasporto, la distribuzione commerciale, l’immagazzinaggio, la logistica, la dismissione.
Quindi non si tratta “solo” di un effettivo risparmio energetico ed economico, la tecnologia LED offre una sensibile riduzione delle emissioni di CO2 equivalente e quindi rappresenta la giusta via per un’illuminazione migliore e più sostenibile.
Obbligo di adeguamento impianti eolici e fotovoltaici
Nell’articolo vengono presentate le novità riguardanti il teledistacco previste dalla Delibera AEEGSI 421/2014/R/EEL.
Con la nuova delibera n. 421/2014/R/EEL dal titolo “ULTERIORI INTERVENTI RELATIVI AGLI IMPIANTI DI GENERAZIONE DISTRIBUITA FINALIZZATI A GARANTIRE LA SICUREZZA DEL SISTEMA ELETTRICO NAZIONALE” l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI), al fine di garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale, ha approvato la versione aggiornata dell’allegato A72 al Codice di rete Terna. La data di entrata in vigore è stata fissata al 1° settembre 2015 ed ha introdotto l’obbligo di adeguamento alle prescrizioni, di cui al par. 8.8.6.5 e all’Allegato M della norma CEI 0-16 – Edizione III, per gli impianti fotovoltaici ed eolici di potenza maggiore o uguale a 100 kW connessi alle reti di media tensione, per i quali è stata presentata richiesta di connessione prima del 1° gennaio 2013. L’adeguamento previsto permetterà al gestore di rete nazionale Terna, tramite il Distributore locale, al fine di garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale in base alla criticità da fronteggiare, di disconnettere da remoto gli impianti dalla rete di distribuzione (TELEDISTACCO).
Il sistema di telecontrollo è composto da un modem GSM/GPRS in grado di recepire messaggi da parte del gestore di rete per l’apertura del dispositivo di interfaccia e per i segnali di conferma dell’avvenuta apertura; in Figura 1 e 2, PI è la Protezione di Interfaccia, DI è l’ingresso digitale, DDI è il dispositivo di interfaccia.
I produttori dovranno adeguare i propri impianti, se soggetti a tale obbligo, entro il 31 gennaio 2016 oppure entro la data di entrata in esercizio qualora successiva.
I distributori (ACEGASAPSAMGA, ACEA Distribuzione, AGSM Distribuzione, Enel Distribuzione, Hera, SELNET, SET Distribuzione, ecc.) hanno già provveduto a trasmettere apposita informativa personalizzata a ciascun produttore coinvolto dal provvedimento e connesso alla propria rete mediante comunicazione via posta raccomandata A.R..
A seguito dell’avvenuto adeguamento dell’impianto di produzione, il produttore è tenuto a sottoscrivere il modello di allegato integrativo al regolamento di esercizio vigente e ad inoltrarlo al Distributore, allegando una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta, ai sensi del D.P.R. 445/00, da un responsabile tecnico di impresa installatrice abilitata o da un professionista iscritto all’albo professionale secondo le rispettive competenze, attestante che il sistema atto a consentire il tele distacco è conforme a quanto previsto dalla norma CEI 0-16 – Edizione III. A seguito del ricevimento della comunicazione da parte del produttore di cui al paragrafo precedente, il distributore verifica tempestivamente (e comunque entro due mesi dalla data di ricevimento della predetta comunicazione o entro il 30 settembre 2015 qualora successivo a tale data di ricevimento) l’effettiva installazione dei sistemi atti a consentire il teledistacco da remoto nonché il loro corretto funzionamento. Tali verifiche sono eseguite tramite prove da remoto in relazione all’effettivo invio, ricevimento e implementazione del segnale e, qualora sia stato riscontrato per almeno tre volte un esito negativo, seguirà un sopralluogo sull’impianto di produzione per verificare l’avvenuta installazione dei dispositivi richiesti e i motivi del mancato funzionamento.
Fotovoltaico: adeguamento A70
Si avvicina la scadenza anche per i piccoli impianti
La delibera 243/2013/R/ELL riporta alcuni interventi urgenti relativi agli impianti di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento alla generazione distribuita, per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale. Sono soggetti alla presente normativa anche i piccoli impianti con potenza compresa tra 6 e 20 kW, già connessi alla rete in BT ed entrati in esercizio alla data del 31 marzo 2012.
Entro la scadenza prevista per il 30 aprile 2015 tali impianti dovranno necessariamente adeguarsi alle nuove disposizioni. Il mancato adeguamento comporterà la sospensione delle eventuali convenzioni di Scambio sul Posto o Ritiro Dedicato, nonché degli incentivi in Conto Energia.
Per l’adeguamento dei Vostri impianti proponiamo un servizio “chiavi in mano” che comprende l’intervento sul posto e la comunicazione al distributore.
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