Esito gara Salvaguardia 2019-2020
Hera, Enel e A2A i vincitori
Un consumatore di energia elettrica, non avente diritto al servizio di maggior tutela e che per varie ragioni si trovi senza venditore nel mercato libero, usufruisce del servizio di salvaguardia. L’Acquirente Unico (AU) ha il compito di organizzare e svolgere le procedure concorsuali per la selezione delle imprese che erogano il servizio di salvaguardia, secondo direttive dell’Autorità, in attuazione del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 23 novembre 2007.
Nel mercato si Salvaguardia, il prezzo è pari al PUN (prezzo Unico Nazionale della Borsa dell’energia) medio per fascia oraria F1, F2 e F3 al quale è aggiunto uno spread W, parametro su cui è basata la gara.
La gara di assegnazione per il biennio 2019-2020 ha visto, come vincitori, Hera Comm Srl di Imola, A2A Energia SpA di Milano ed Enel Energia SpA di Roma.
Si riporta la tabella pubblicata da AU relativamente all’esito della gara per il biennio 2019-2020.
Sul fronte dei costi, il parametro W si attesta mediamente a 22,775 €/MWh, contro i 34,44 €/MWh del 2017/2018. In particolare, si va dai 12,39 €/MWh nell’area 3 ai 51,86 €/MWh della Calabria (seguita dai 39,96 €/MWh della Sicilia). Inoltre, solo nel mercato di Salvaguardia, viene pagata la componente CSAL, attualmente pari a 5 €/MWh.
In sostanza, mentre uno spread di mercato rispetto al PUN si attesta, dai 0,3 ai 5 €/MWh, nel mercato di Salvaguardia si paga uno spread da 12 €/MWh a 56 €/MWh in più.
Va poi osservato come la fatturazione eseguita ai clienti in Salvaguardia sia quasi sempre in acconto (sovrafatturazioni), cosa che genera ulteriore difficoltà nella verifica dei conguagli, spesso emessi a distanza di anni.
Andare in Salvaguardia è, teoricamente, difficile: o si è un cliente moroso e recidivo, quindi senza speranza di trovare un fornitore disposto a fornirlo nel mercato libero, oppure può capitare in caso di switch (cambio di fornitore) di fine anno con richiesta del fornitore entrante al distributore competente respinta dopo il 10 dicembre, oppure può capitare in caso di fallimento del fornitore, cosa successa proprio quest’anno con alcuni clienti del fornitore in liquidazione Eviva.
Quindi è sconsigliabile andare in salvaguardia per evitare le seguenti problematiche:
1. Costi mediamente più alti del mercato (almeno 10 €/MWh).
2. Fatture in acconto.