Il rapporto della Commissione europea del 30 novembre 2016 fornisce un’analisi dei prezzi dell’energia elettrica nel 2015 per tutti gli Stati membri UE
Dal 2008 i prezzi dell’energia elettrica nell’UE sono mediamente aumentati, ma non è la componente relativa alla materia prima la causa di tale aumento. Per quanto riguarda il settore industriale, si riportano nel primo grafico i dati relativi ai consumatori medi (2.000-20.000 MWh/anno) mostrando l’andamento dei prezzi medi europei dal 2008 al 2015 (al netto di IVA).
Per i grandi consumatori di energia (70.000-150.000 MWh/anno) l’aumento complessivo è stato dello dello 0,8% all’anno; per i consumatori medi (2.000-20.000 MWh/anno) del 2,3% all’anno; e per i piccoli consumatori (20-500 MWh/anno) del 3,1% all’anno. Nonostante la diminuzione della quota energia, il progressivo aumento delle imposte e oneri parafiscali ha portato ad un costante aumento del prezzo dell’energia elettrica al dettaglio nel corso degli anni.
Nel grafico a seguire viene fatto il confronto fra i prezzi al dettaglio di tutti gli Stati membri UE nel 2015 per il settore industriale, diviso nelle tre quote parte: energia, trasporto/rete e imposte/oneri. Da notare come l’Italia presenti il valore più elevato tra i Paesi UE, a causa principalmente della quota imposte e oneri, seconda per entità solo alla Germania, che da parte sua presenta però una quota energia decisamente più bassa. Per quanto riguarda la Germania, va sottolineato il forte divario tra utenze domestiche e industriali energivori che registra una differenza del 375% (oltre alla differenza tra le imprese industriali energivore e non energivore che registra una differenza del 50%). Nel Regno Unito, secondo all’Italia in quanto a costo totale più elevato, la differenza è del 150%.
Il grafico evidenzia l’elevata differenza di costo dell’energia elettrica tra i vari Paesi del continente, passando dai 150 EUR/MWh dell’Italia ai poco più di 50 EUR/MWh della Svezia, cosa che incide non poco sulla competitività delle imprese italiane nei confronti dei competitors europei.