Newsletter 7 – 2015
Prorogato il termine per il versamento delle agevolazioni agli energivori
Slitta dal 30 settembre al 31 dicembre 2015 il termine per il versamento delle agevolazioni 2014 riconosciute agli energivori.
Con la delibera del 28 settembre 2015 452/2015/R/EEL, l’Autorità per l’Energia ha stabilito che slitta dal 30 settembre al 31 dicembre 2015 il termine per il versamento delle agevolazioni 2014 riconosciute agli energivori in base all’art. 39 del DL n. 83 del 2012, in considerazione dell’incertezza sul pronunciamento da parte dell’Antitrust Europeo. Come è noto infatti, l’attuale normativa a sostegno delle Imprese a Forte Consumo di Energia è al vaglio della Commissione Europea in ossequio alla normativa europea in materia di aiuti di Stato.
Quindi, anche le imprese che hanno presentato la dichiarazione prima del 30 giugno 2015 riceveranno l’agevolazione prevista entro il 31 dicembre 2015, salvo ulteriori modifiche normative. In particolare, l’AEEGSI riporta la seguente motivazione:
“[…] l’attuale stato del procedimento presso la Commissione europea sulle misure istitutive delle agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica è tale da escludere che detto procedimento possa concludersi in tempi compatibili con la scadenza del 30 settembre, prevista per l’erogazione delle agevolazioni alle imprese che hanno presentato la propria dichiarazione entro il 30 giugno 2015; e che l’esito del procedimento potrebbe comportare eventuali modifiche alla disciplina delle attuali misure di agevolazione.[…]”
La proroga, condivisa con il Ministero per lo Sviluppo Economico, riguarda anche la pubblicazione dell’elenco 2014 delle imprese a forte consumo di energia, ai fini tra l’altro dell’esonero dell’applicazione della componente tariffaria Ae e delle disposizioni del Tit.
Lo “strano caso” della Sacilese
Per quale ragione l’azienda friulana, leader europeo nella produzione del vetro, si preoccupa dell’efficientamento dei compressori se la produzione avviene in forno?
Il milione di vetri lavorati ogni anno dall’azienda friulana sono vetri piani, quindi prodotti prevalentemente con trattamenti al forno. È quindi la particolare attenzione alle due sale compressori che costituisce il “caso strano”. Infatti, sebbene in un’industria vetraria i forni siano decisamente più energivori e la sala compressori assorba solamente una quota minoritaria dei consumi elettrici, è stata ugualmente eletta ad area di indagine.
Quando Sacilese Industriale Vetraria Spa ha deciso di verificare i possibili risparmi energetici attuabili all’interno dell’azienda, l’ing. Emanuele Parpinelli, coordinatore per l’efficientamento dell’azienda, ha voluto considerare le tante piccole nicchie di risparmio dell’azienda in riferimento ai consumi e, tra queste, non ha trascurato i compressori.
Il procedimento di rivalutazione degli impianti è partito a fine 2012 quando venne effettuata una campagna di misura, durata circa una settimana, su entrambe le sale compressori di cui l’azienda è fornita (sala convezione forno e sala compressori principale) dello stabilimento di Montereale Valcellina, utilizzando la diagnosi energetica di Atlas Copco alle sale compressori e denominata MB lite (Check-up energetico gestionale).
Sulla base delle misure ottenute è stato elaborato un progetto di intervento che ha previsto l’introduzione di due compressori a vite lubrificato a velocità variabile, entrambi forniti da Atlas Copco. Il primo da 55 kW di potenza (GA55VSD) per la sala convezione forno e il secondo da 132 kW di potenza (GA132VSD) per la sala principale.
Dai calcoli simulazione e dai check-up sono stati quindi stimati risparmi per l’azienda di circa 76.000 Euro/anno.
Il notevole risparmio ottenuto dall’intervento di efficientamento non è l’unico beneficio di cui può godere l’azienda. Infatti, sulla base dei Decreti Ministeriali del 20/07/2004 “per l’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali di energia”, esiste in Italia, primo fra gli stati membri dell’UE, un meccanismo di incentivazione degli investimenti di apparecchiature efficientanti, che premia le aziende virtuose rilasciando “Titoli di Efficienza Energetica – TEE” denominati anche Certificati Bianchi.
I TEE sono calcolati in funzione dei risparmi addizionali di energia primaria che si ottengono rispetto ai consumi “medi di mercato” dell’impianto/processo efficientato e in funzione della vita tecnica dell’intervento. Per alcuni dei possibili interventi realizzabili sono presenti delle schede standard o analitiche che definiscono le modalità di calcolo dei TEE ottenibili, ma per questo caso e per la maggior parte degli altri interventi non schedulati si è dovuto procedere alla rendicontazione con un progetto ad hoc (a consuntivo).
Solo le società accreditate ESCo, come Polo Tecnologico dell’Energia, possono predisporre e presentare al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) le pratiche di richiesta dei TEE. Nel caso specifico, la valutazione di intervento effettuata sulla base delle stime di risparmio e degli impegni assunti conduce a quantificare un risparmio di energia elettrica rispetto alla media/mercato/anno di 163 MWh con la generazione equivalente di 80 TEE/anno. Il valore di mercato dei TEE varia nel tempo, ma una stima attendibile fa corrispondere un ricavo annuale da vendita TEE di circa 8.000 euro. Poiché i TEE vengono riconosciuti per 5 anni il ricavo totale aggiuntivo stimato nel quinquennio risulta pari a 40.000 euro.
L’aspetto particolare di questo caso di studio è la dimostrazione che è possibile fare efficienza all’interno della propria azienda senza essere necessariamente costretti ad intervenire con attività di riqualificazione decisamente dispendiose e di livello globale. E’ possibile concordare un piano di intervento modulare che permetta all’azienda di avviare interventi sulla base della disponibilità di investimento. Sicuramente un intervento come quello descritto ha portato l’azienda a sostenere un investimento economico, che però possiamo considerare contenuto in relazione ai molti benefici ottenuti.
Il nuovo Attestato di Prestazione Energetica (APE)
Dal 01/10/2015 sono entrate in vigore le nuove Linee Guida Nazionali per l’attestazione della prestazione energetica (APE) degli edifici.
Cambiano le regole per l’attestazione della prestazione energetica e di seguito riportiamo alcune delle novità introdotte che riguardano:
• l’introduzione di un APE unico per tutto il territorio nazionale, con una metodologia di calcolo omogenea, al quale le Regioni dovranno adeguarsi entro due anni. Il nuovo APE dovrà contenere la prestazione energetica globale dell’edificio, sia in termini di energia primaria totale che di energia primaria non rinnovabile; la qualità energetica del fabbricato, ai fini del contenimento dei consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento; i dati relativi all’uso di fonti rinnovabili, le emissioni di anidride carbonica e l’energia esportata. L’indice di prestazione energetica globale, espresso in energia primaria non rinnovabile, determinerà la classe energetica dell’edificio.
• Le classi energetiche passano da sette a dieci, dalla A4 (la migliore) alla G (la peggiore);
• Il certificatore dovrà effettuare almeno un sopralluogo presso l’edificio o l’unità immobiliare e dovrà indicare nell’APE le proposte per migliorare l’efficienza energetica, distinguendo gli interventi di ristrutturazione importanti dagli interventi di riqualificazione energetica ed informando l’interessato sugli incentivi disponibili per realizzarli;
• l’introduzione di uno schema di annuncio di vendita e locazione che uniforma le informazioni sulla qualità energetica degli edifici, e istituisce un database nazionale dei certificati energetici (SIAPE);
• vengono rafforzati gli standard energetici minimi per gli edifici nuovi e per quelli ristrutturati, in modo da arrivare a realizzare gli Edifici ad Energia Quasi Zero previsti dalla Direttiva 2010/31/UE. In particolare gli edifici di nuova costruzione e quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti saranno confrontati con un edificio di riferimento, identico per geometria, orientamento, ubicazione e destinazione d’uso. Sarà quindi più facile accertare il rispetto dei requisiti minimi;
• l’introduzione di schemi di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell’applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici. Gli schemi sono diversi in base alle diverse tipologie di opere eseguite: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, riqualificazioni energetiche.
Infine, resta confermata la validità di 10 anni dell’APE.
Verifica dell’adeguatezza del sistema di rifasamento
A partire dal 1 gennaio 2016 cambia il calcolo delle penali per alto assorbimento di energia reattiva (Delibera AEEGSI 180/2013/R/EEL)
Come già comunicato a febbraio, a partire dall’anno prossimo vengono introdotte nuove modalità per il calcolo delle penali.
Alle aziende con potenza disponibile superiore a 16 kW suggeriamo di verificare l’adeguatezza del sistema di rifasamento esistente sulla base dello storico dei prelievi dalla rete pubblica: sui totali mensili per fascia (F3 esclusa) l’energia reattiva non dovrà risultare superiore al 33% dell’energia attiva. In caso contrario, per non correre il rischio di pagare penali elevate, i sistemi di rifasamento sono da adeguare con interventi da valutare caso per caso.
Gli interventi possono essere ordinati in base al livello di complessità: dalla semplice taratura dei dispositivi al potenziamento del sistema e per casi eccezionali alla sostituzione dell’intero sistema di rifasamento. Polo Tecnologico per l’Energia mette a disposizione un servizio di verifica dell’adeguatezza del sistema di rifasamento esistente anche sulla base dei rilievi del contenuto armonico effettuati con idonea strumentazione portatile.
GSE: le novità della fattura elettronica
Anche le fatture verso il GSE dovranno essere emesse in formato elettronico, ma il portale a disposizione dell’operatore semplifica la procedura che di fatto resta invariata.
Il GSE – Gestore dei Servizi Energetici ha reso noto che a partire dallo scorso 21 settembre 2015, ai sensi del DM 3 aprile 2013, n. 55, saranno attivate le funzionalità dei portali relative alle “Fatture Energy” emesse dagli operatori nei confronti della pubblica amministrazione. Non verranno quindi più utilizzate le fatture tradizionali, ma solo quelle cosiddette elettroniche che, a partire da quest’anno, sono necessarie per interfacciarsi con la pubblica amministrazione.
Sono interessati dal nuovo sistema di trasmissione della fattura i seguenti meccanismi di incentivazione e supporto alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica:
• Certificati Verdi e Tariffa Onnicomprensiva
• Ritiro Dedicato
• Tariffa Fissa Onnicomprensiva
• Scambio sul posto
• Certificati Bianchi
• FER Elettriche
Di fatto, per l’operatore il sistema di comunicazione con il GSE dovrebbe rimanere invariato e sarà chiamato ad accettare una proposta di fatturazione inserendo il proprio numero progressivo di fatturazione verso PA e la data di emissione. Successivamente il GSE stesso emetterà per conto degli operatori le fatture in formato xml, provvedendo a firmarle digitalmente e a trasmetterle al sistema di interscambio – SDI.
Restano a carico degli operatori due principali incombenze da dover rispettare. Come previsto dalla normativa, gli operatori sono tenuti a effettuare la conservazione sostitutiva delle fatture e delle notifiche del sistema di interscambio, messe a disposizione sui relativi portali. Inoltre, per rispettare le tempistiche di pagamento previste ad oggi, gli operatori dovranno completare il processo di fatturazione entro l’ultimo giorno del mese.
Ulteriori dettagli sul processo di fatturazione elettronica sono illustrati nel documento “Istruzioni operative relative alle fatture energy”, disponibile a questo link.
Seminario AEIT – La bolletta elettrica nel mercato libero
Venerdì 2 ottobre, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica dell’Università degli Studi di Trento, si è tenuto un seminario organizzato da AEIT Trentino – Alto Adige riguardante “La bolletta elettrica nel mercato libero e il superamento del servizio di Maggior Tutela”.
Un tema importante quanto attuale che vede coinvolti non solo gli attori principali del mercato elettrico, ma soprattutto i clienti finali che cambieranno il loro modo di rapportarsi con i fornitori. Considerando che la bolletta elettrica si presenta alla maggior parte dei consumatori poco comprensibile e i molti corrispettivi impediscono un agevole confronto di convenienza tra le varie offerte presentate dai fornitori sul mercato libero, l’intervento era principalmente volto a illustrare la composizione di una bolletta e il significato delle singole voci che compongono il prezzo di acquisto dell’energia elettrica.
Dopo il benvenuto del prof. Maurizio Fauri che ha portato i saluti da parte del Dipartimento, è toccato all’arch. Alberto Bridi, presidente della Sez. AEIT Trentino Alto Adige, ringraziare i presenti ed introdurre e coordinare i lavori del seminario.
La parola è passata all’ing. Federico Luiso, in rappresentanza dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico, che ha centrato il suo intervento sul fornire delle indicazioni su come comprendere correttamente una bolletta dell’energia elettrica, riportando casi concreti e fornendo spunti di discussione. Con l’occasione ha presentato il nuovo format delle bollette dell’energia elettrica che hanno l’obiettivo di rendere immediatamente visibili gli elementi essenziali di spesa e di fornitura riportandoli su un solo foglio e riducendo il numero di voci di oneri e corrispettivi riportati. Il nuovo format è pensato anche per facilitare le operazioni di confronto delle offerte sul mercato libero.
La parola è poi passata dall’ing. Riccardo Comini che in rappresentanza dell’Acquirente Unico ha presentato una relazione riguardante le possibili modifiche dello scenario del mercato elettrico dopo il superamento del servizio di maggior tutela. Ha inoltre posto l’attenzione sul ruolo centrale che avrà il Sistema Informativo Integrato per la gestione di tutte le interazioni tra utenti, fornitori e distributori. Di seguito l’ing. Romano Stefani di Trenta, società di vendita di energia elettrica, ha presentato il punto di vista dell’operatore nel trading, le problematiche affrontate e quelle future.
Infine, l’ing. Alessandro Rossi del Polo Tecnologico per l’Energia ha illustrato il punto di vista del consulente e cliente centrando l’intervento sulla difficoltà di poter verificare la correttezza della fattura dell’energia elettrica.
Può infatti succedere che la fattura non sia corretta in tutte le sue parti e siano presenti alcuni errori. La costante verifica delle fatture porta quindi i seguenti vantaggi:
• evita possibili costi e spese non dovuti;
• permette di monitorare dettagliatamente tutti i costi di fornitura e di intervenire in caso di problemi;
• offre un riepilogo mensile dei consumi e costi;
• permette di creare un utile archivio storico dei consumi e dei costi.
Per verificare una fattura è necessario ricostruire la fattura stessa utilizzando i valori di consumo forniti dal distributore ed applicando tutti i corrispettivi e gli oneri pubblicati regolarmente da AEEGSI e Terna. È inoltre necessario essere informati di ogni novità normativa nel settore e saper interpretare i valori riportati in fattura nel modo corretto.
Polo Tecnologico per l’Energia mette a disposizione un servizio di verifica che prevede il controllo mensile della fatturazione e l’invio dei report di verifica al cliente. Inoltre, è disponibile anche il servizio online SAFE (Servizio di Analisi della Fatturazione Energetica) che permette al cliente di verificare in autonomia la propria fattura e fornisce una serie di ulteriori informazioni relative agli andamenti del mercato e alle scadenze future.
Per ricevere ulteriori informazioni potete contattarci.
Articoli recenti
- Auguri di Buone Feste 20/12/2024
- Green Bank 10/12/2024
- Energy release: si inizia! 15/11/2024
- Lavora con noi 31/10/2024
- Presentazione prototipo ALM-1 25/09/2024