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Numero 9 – 2020

 

Sviluppare il progetto con il fornitore

Alcune opportunità da tenere in considerazione

 

La maggior parte degli interventi decisi da un’impresa riguardanti l’autoproduzione e l’efficientamento energetico degli impianti sono sviluppati, realizzati e finanziati dall’impresa stessa, spesso coinvolgendo i settori di Efficienza energetica e Progettazione di PTE per una o più fasi.

Nell’ultimo anno quasi tutti i fornitori che abbiamo contattato per l’acquisto di energia elettrica e gas hanno segnalato l’opportunità di affidarsi a loro, tramite delle business unit interne apposite, per una di queste attività e quindi, con questo articolo, abbiamo deciso di capire meglio di cosa si tratta.

Per questo motivo abbiamo inviato un questionario alle quali è seguito un sondaggio e una ricerca in internet.

Riportiamo, innanzitutto, le domande poste nel questionario.

 

DOMANDA N.1 – Cosa proponete?

Consulenza progettuale

Realizzazione interventi

Finanziamento interventi

 

DOMANDA N.2 – Quali tra questi interventi finanziati?

Cogenerazione

Trigenerazione

Fotovoltaico

Chiller (raffreddamento)

Illuminazione

Pompe di calore

Utilities energetiche (macchine per l’aria compressa, essicatori, torri evaporative, centrali di trattamento e termoventilazione aria, caldaie e generatori di vapore, reti distribuzione dei vettori energetici incluse le soluzioni di power quality)

Riqualificazione energetica dell’edificio

Riqualificazione energetica dell’impianto (sale compressori, centrali termiche per vapore, acqua calda, acqua surriscaldata, olio diatermico, stazioni di pompaggio, centrali frigorifere, sistemi di aspirazione, Illuminazione industriale)

Teleriscaldamento

Mobilità elettrica

Altro …

 

DOMANDA N.3 – Come recuperate l’eventuale finanziamento?

In fattura

Pagamento diretto

Contratto EPC

 

DOMANDA N.4 – A chi vi rivolgete? Ci sono dei vincoli?

Imprese private

Pubblica amministrazione

 

DOMANDA N.5 – Quale strumento utilizzate per essere remunerati in caso di investimento?

Noleggio a lungo termine

Intervento da Esco con EPC – Energy Performance Contract (il fornitore progetta, approvvigiona e realizza l’impianto; per un periodo è anche proprietario dell’impianto; l’investimento è a carico del fornitore al 100%; l’impresa mette a disposizione le aree necessarie)

Chiavi in mano (il fornitore progetta, approvvigiona e realizza l’impianto; il cliente è proprietario dell’impianto, paga al 100% l’impianto)

Chiavi in mano + O&M (come sopra, ma il fornitore fornisce una garanzia di un rendimento minimo)

EPC – Energy Performance Contract (il fornitore progetta, approvvigiona e realizza l’impianto; per un periodo è anche proprietario dell’impianto; l’investimento è a carico del fornitore al 100%; l’impresa mette a disposizione le aree necessarie)

Asset outsourcing (il fornitore è proprietario dell’impianto, gestisce gli impianti ed effettua il 100% degli investimenti di mantenimento e rewamping; l’impresa cede gli impianti e mette a disposizione le aree necessarie)

O&M – solo PA (il fornitore gestisce gli impianti e garantisce un re rendimento minimo; l’impresa è proprietaria dell’impianto)

Gestione calore – solo PA (il fornitore gestisce gli impianti, si occupa dell’approvvigionamento energetico e percepisce una remunerazione a performance; l’impresa è proprietaria dell’impianto)

PPP – Partenariato Pubblico Privato – solo PA (come previsto dal D.Lgs n. 50 del 18 aprile 2016 il fornitore è tenuto a costruire l’opera, mettere l’opera a disposizione della P.A. e gestire l’opera, mentre la P. A. è tenuta a retribuire il privato corrispondendo un canone di disponibilità, parametrato all’utilizzo dell’opera, un eventuale contributo nel corso dei lavori di realizzazione della stessa, mai superiore a metà del costo di costruzione e un eventuale prezzo di trasferimento, nel caso in cui decida di acquistarla.)

 

I fornitori che abbiamo contattato sono quelli che già forniscono i nostri clienti e che propongono questi tipi di servizi. Si riportano nel seguente elenco:

 

GRUPPO A2A

ALPERIA

BLUENERGY GROUP

GRUPPO DOLOMITI ENERGIA

GRUPPO HERA

EDISON

ENEL

 

Con alcuni di questi fornitori abbiamo organizzato più di una call per approfondire gli argomenti, con altri abbiamo comunque scambiato materiale informativo e discusso brevemente, mentre da uno non abbiamo ricevuto risposta e quindi ci siamo limitati a riportare le informazioni presenti sul sito internet aziendale.

Conclusioni

Nel caso siate interessati a valutare o a realizzare uno degli interventi riportati sopra, PTE è in grado di assistervi. Segnaliamo però un’opportunità da tenere in considerazione ed è legata al coinvolgimento, anche parziale, dei fornitori di energia elettrica e gas che operano per il tramite della propria business unit.

Si riporta una tabella di sintesi con le risposte ai quesiti posti, dai quali emerge come i fornitori contattati siano tutti in grado di assistere le imprese.

 

 

Nuovo impianto di cogenerazione Arconvert SpA

Primo parallelo del nuovo impianto di cogenerazione dello stabilimento Arconvert SpA di Arco (TN)

 

Il 18 novembre 2020, alla presenza dei tecnici di SET Distribuzione SpA, è stato effettuato con successo il primo parallelo del nuovo gruppo di cogenerazione presso lo stabilimento Arconvert-Ritrama di Arco (TN).

Arconvert-Ritrama è una società del Gruppo Fedrigoni, leader di mercato a livello globale nella produzione di materiali autoadesivi per l’industria dell’etichettatura, il cui processo produttivo si compone sostanzialmente della fase di siliconatura (applicazione di un film di silicone su un substrato cartaceo) e adesivizzazione (applicazione dell’adesivo al materiale frontale per transfer dal supporto siliconato). Alla produzione sono dedicate le 4 linee spalmatrici del reparto di produzione che realizzano come semilavorato rotoli di carta autoadesiva dalla lunghezza variabile di 6.000÷8.000 metri lineari in fascia di larghezza compresa tra 1,0÷1,5 metri.

L’impianto di cogenerazione è costituito da un motore endotermico Jenbacher JGS 320 GS-N.L. a ciclo Otto a gas metano accoppiato ad un generatore sincrono della potenza elettrica nominale ai morsetti del generatore di 999 kW, riferita ad una potenza termica introdotta con il combustibile di 2.486 kW, corrispondente ad una portata di metano pari a 262 Nm3/h.

L’impianto, che è stato realizzato dalla ditta AB Energy di Orzinuovi (BS), è caratterizzato da una potenza elettrica a pieno carico di 999 kW ed è dotato di una serie di circuiti di recupero termico mediante i quali sarà possibile recuperare fino a 1.241 kW di potenza termica sotto forma di acqua calda, utilizzata per il “preheating” dell’aria di alimentazione dei bruciatori delle 2 spalmatrici più grandi ed efficienti dello stabilimento, per un’efficienza energetica complessiva maggiore del 90%.

E’ previsto che a regime l’impianto produca annualmente 6.470 MWh di energia elettrica (circa il 90% dei consumi dello stabilimento) e 8.190 MWh di energia termica (circa il 37% dei consumi dello stabilimento) con un impatto altamente positivo sull’ambiente dovuto alla riduzione annua della CO2 complessivamente emessa stimata in 656.600 kgCO2/anno.

 Polo Tecnologico per l’Energia ha seguito tutte le fasi di realizzazione dell’impianto offrendo la propria assistenza per:

 

la costruzione del modello di simulazione del funzionamento dell’impianto, con definizione alla singola ora;

la definizione dell’analisi economica dell’investimento;

la definizione della taglia e della tecnologia dell’impianto di cogenerazione;

la definizione delle specifiche di fornitura;

la scelta del costruttore dell’impianto;

l’ottenimento di tutti i titoli autorizzativi (A.U.T., VV.F., Pratiche di connessione alla rete elettrica, Officina Elettrica, ecc.);

l’ottenimento di contributi economici (Contributo provinciale, pratica C.A.R. comprensiva di richiesta a preventivo);

gestione della fase di installazione dell’impianto e della modifica degli impianti aziendale;

gestione della sicurezza di cantiere (C.S.P. e C.S.E.). L’ottenimento di tutti i titoli autorizzativi (A.U.T., VV.F., pratiche di connessione alla rete elettrica, Officina Elettrica, ecc.);

l’ottenimento di contributi economici (Contributo provinciale, pratica C.A.R. comprensiva di richiesta a preventivo);

gestione della fase di installazione dell’impianto e della modifica degli impianti aziendale;

gestione della sicurezza di cantiere (C.S.P. e C.S.E.).

 

Lo “Spalmaincentivi fotovoltaico” non è in contrasto con il diritto europeo

Dalla Corte UE una seconda vittoria per il Mise dopo la Consulta

 

L’avvocato generale della Corte di giustizia europea Henrik Saugmandsgaard Øe nelle conclusioni presentate il 29 ottobre 2020 rispetto alle cause riunite C-798/18 e C-799/18, riguardanti le domande di pronuncia pregiudiziale proposte dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio relativamente al ricorso presentato dalla Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche (Anie) e Athesia Energy Srl contro lo spalma incentivi fotovoltaico ha dichiarato che “Lo spalma incentivi non è in contrasto con il diritto europeo, ma il giudice amministrativo deve verificare che i beneficiari degli incentivi non abbiano una legittima aspettativa a che gli importi di tali incentivi rimangano invariati per il periodo delle convenzioni”. Nelle conclusioni l’avvocato sottolinea inoltre che l’articolo 10 del Trattato sulla Carta dell’energia non è applicabile in controversie tra investitori nel settore energetico e il loro proprio Stato membro.

Nel dettaglio, l’avvocato generale conclude che “gli articoli 16 e 17 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea non ostano a una disposizione nazionale, come quella controversa nel procedimento principale, intesa alla riduzione da parte di uno Stato membro degli incentivi la cui erogazione è prevista in forza di un regime di sostegno mirante a promuovere, nel suo territorio, l’uso dell’energia da fonti rinnovabili e, più precisamente, in forza di convenzioni di diritto privato stipulate tra i beneficiari di tale regime e una società interamente controllata da tale Stato membro, qualora tali beneficiari non abbiano una legittima aspettativa a che gli importi di tali incentivi rimangano invariati per il periodo di durata di tali convenzioni, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare”.

Si tratta della seconda vittoria per il ministero dello Sviluppo economico, dopo il giudizio di legittimità costituzionale della Consulta.

 

Esito gara Salvaguardia 2021-2022

Enel, A2A ed Hera sono i vincitori della gara dell’AU

 

In data 25 novembre 2020 l’Acquirente Unico ha pubblicato gli esiti della procedura concorsuale per l’individuazione degli esercenti del Servizio di Salvaguardia per il biennio 2021-2022.

Il Servizio di Salvaguardia è un servizio di fornitura di energia elettrica “d’emergenza”, rivolto a quelle utenze finali non aventi diritto al servizio di maggior tutela e che, per varie ragioni, si trovino senza venditore nel mercato libero. L’esercente del servizio di salvaguardia rappresenta spesso un fornitore temporaneo, con il compito di garantire la continuità della fornitura, nell’attesa che l’utenza finale venga preso in carico da un normale fornitore del mercato libero. In accordo con quanto previsto dall’Autorità, in attuazione del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 23 novembre 2007, l’Acquirente Unico (AU) è la figura preposta all’organizzazione ed allo svolgimento delle procedure concorsuali biennali per la selezione delle imprese che erogano il servizio di salvaguardia.

Il bando di gara prevede, per varie zone d’Italia, una gara al ribasso sullo spread W, spread che va aggiunto al prezzo PUN (prezzo Unico Nazionale della Borsa dell’energia) medio per fascia oraria F1, F2 e F3.  Si ricorda inoltre che viene applicato il corrispettivo CSAL a copertura degli oneri per la morosità, componente di costo attualmente pari a 5,00 €/MWh.

La gara di assegnazione per il biennio 2021-2021 ha visto, come vincitori, Enel Energia SpA di Roma che si aggiudica gran parte delle aree di prelievo oggetto del bando; A2A Energia SpA di Milano che si aggiudica Lombardia, Marche, Toscana e Sardegna, e Hera Comm Srl di Imola che si aggiudica il lotto di Campania, Abruzzo ed Umbria. Si riporta la tabella pubblicata da AU relativamente all’esito della gara per il biennio 2021-2022.

 

 

Cambiano le perdite di rete in bassa tensione

La Delibera dell’Autorità 449/2020/R/eel ridefinisce le percentuali

 

Sulla base delle informazioni raccolte nel quadriennio 2015-2018 l’Autorità ha potuto stabilire che le perdite di rete effettive, registrate dal 75% delle aziende distributrici di riferimento, sono state inferiori a quelle riconosciute convenzionalmente.

Il risultato è frutto del meccanismo regolatorio finalizzato a promuovere l’efficientamento dell’intera filiera energetica, con l’obiettivo di raggiungere il livello medio nazionale di perdite standard riconosciute prefissato nel documento per la consultazione 202/2015/R/eel e posto pari a 2,1%.

I dati raccolti dall’Autorità evidenziano i progressi effettuati in questa direzione, riportando valori di perdite commerciali pari a 0,94% nella zona Nord, 1,83% nella zona Centro e 5,4% nella zona Sud. Alla luce di questi risultati si è rivelato necessario, a partire dal 1° gennaio 2021, l’aggiornamento al ribasso del coefficiente di perdite di rete in bassa tensione che passa da 10,4% a 10,2%. Rimangono invece invariati i coefficienti di perdite standard applicati ai punti di prelievo in media tensione (3,8%), alta tensione (1,1%) ed altissima tensione (0,7%).

Si ricorda che il costo sostenuto in fattura per le perdite convenzionali di rete è solo una piccola parte del costo della fattura. L’utente finale pertanto non risentirà di alcuna significativa variazione in bolletta anche se questo processo di efficientamento della filiera energetica potrebbe portare, in futuro, anche alla diminuzione dei costi di produzione e di vendita dell’energia elettrica.

 

Pubblicate le regole per l’interrompibilità delle forniture di gas

L’Autorità ha attuato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico

 

L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) con la deliberazione 511/2020/R/gas, ha adottato disposizioni in materia di interrompibilità tecnica dei prelievi dalla rete di trasporto e di distribuzione del gas naturale, per l’anno termico 2020/2021, ai sensi del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 30 settembre 2020.

Con la delibera è confermato il volume giornaliero da reperire individuato dal MiSE tramite il servizio di interrompibilità per clienti finali industriali, pari a 10 milioni di metri cubi (6 milioni per il servizio di tipologia “A”, 4 milioni per il servizio di tipologia “B”). Il numero massimo di giorni di attivazione anche non continuativi è pari a 12, mentre sono 4 le volte in cui il servizio può essere attivato durante il periodo che va dal 4 gennaio al 31 marzo 2021.

Ricordiamo che il servizio è offerto secondo due modalità differenziate in base alla tempistica di preavviso relativa all’attivazione e alla durata dell’applicazione:

 

A. preavviso di 24 ore con durata massima di 3 giorni consecutivi (servizio A);

B. preavviso di 48 ore con durata minima di 3 giorni consecutivi e durata massima di 5 giorni lavorativi (servizio B).

 

I quantitativi da mettere a disposizione possono essere di due tipologie:

 

1. almeno pari a 50.000 mc/giorno per singolo cliente finale che voglia partecipare in configurazione diretta o multisito nel caso di una holding. Nel caso di configurazione multisito ogni PDR incluso deve garantire una capacità interrompibile di almeno 5.000 mc/giorno.

2. almeno 5.000 mc/giorno per cliente con partecipazione mediante soggetti aggregatori, in modo da arrivare ad almeno 50.000 mc/giorno.

 

Sono ammessi anche clienti industriali che eserciscono per il proprio fabbisogno energetico tramite impianti di cogenerazione a gas metano, a patto che l’eventuale interruzione di prelievi gas da rete non venga sostituita con un maggior prelievo di energia elettrica o con una minor immissione in rete.

La delibera 511/2020/R/gas prevede quanto segue:

 

• nell’ambito delle procedure di selezione organizzate da Snam, i partecipanti possono “indicare sia il corrispettivo fisso che il corrispettivo variabile richiesto per offrire il servizio di interrompibilità”

• stabilisce il valore massimo del corrispettivo fisso pari a 6 euro/Smc/g mentre quello variabile è definito in funzione al prezzo fisso richiesto ed ad una formula che tiene conto della probabilità che sia attivata la riduzione

• prevede l’assegnazione del servizio in base all’ordine di merito economico delle offerte, stilato sulla base di entrambi i corrispettivi richiesti e combinati tenendo conto della probabilità di attivazione delle offerte

• definisce le modalità di determinazione delle penali in caso di mancato rispetto degli obblighi contrattuali.

 

Qual è la probabilità di essere interrotti?

L’Autorità nella delibera afferma che “in base alle informazioni allegate alla medesima comunicazione la probabilità di attivazione del servizio di interrompibilità è valutabile in una volta ogni venti anni per cinque giorni”.

Quanto vale il beneficio?

Un cliente industriale che dovesse dare disponibilità di 5.000 Smc/g avrebbe una remunerazione pari a:

 

• Corrispettivo fisso Fi il cui valore non potrà essere maggiore di 6 €/gg/Smc (massimo € 30.000) – remunerazione anche senza chiamata

• Corrispettivo variabile Vi il cui valore è determinato in funzione di Firemunerazione solo su chiamata

• Esonero dal pagamento in fattura delle componenti CRVos (attualmente pari a 0,55 c€/Smc) e CRVcs (pari a 0,1 c€/Smc per le utenze indirette) – remunerazione anche senza chiamata

 

Come attivare il servizio?

Nel caso foste interessati, si riporta il link al sito di Snam Rete Gas, dove sono riportate le spiegazioni per attivare la procedura e i moduli necessari per la richiesta di partecipazione alla gara.

Le richieste di partecipazione alla gara per l’assegnazione potranno essere presentate a SNAM entro le ore 17:00 del 17/12/2020

 

Un aiuto per la Croce Rossa Italiana

Natale solidale con CRI in tempo di emergenza sanitaria

 

La Croce Rossa Italiana, associazione senza fini di lucro con prerogative di carattere internazionale, ha per scopo l’assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace sia in tempo di conflitto.

È proprio nell’ambito dell’assistenza sanitaria e sociale che Croce Rossa Italiana si è trovata a dover affrontare, nel corso di quest’anno, una costante sfida senza precedenti. Abbiamo quindi deciso di contribuire anche noi, destinando la spesa per i regali di Natale a supporto delle attività socio assistenziali che Croce Rossa Italiana svolge quotidianamente. La speranza è di dare un aiuto concreto agli operatori che ogni giorno si mettono a disposizione di coloro che ne hanno più bisogno. A seguire l’attestato di ringraziamento che l’associazione invia come gradito ringraziamento per il contributo donato.

Per chi volesse partecipare, maggiori informazioni sull’iniziativa sono disponibili sul sito internet di CRI o sul sito del Comitato territoriale della propria zona.

Cogliamo l’occasione per informare i nostri clienti che gli uffici PTE resteranno chiusi per festività
dal 24 dicembre al 3 gennaio compresi.